STYLE

15 maggio 2018
SCRITTO DA: Ma che davvero

La scuola a Londra

Viviamo a Londra da ormai quasi sette anni, e mia figlia Viola ha trascorso qui gran parte della sua vita e tutti gli anni scolastici. Ha iniziato dalla nursery a tre anni, e ora che ne ha nove frequenta Year 4, l’equivalente della nostra quarta elementare. In questi anni abbiamo avuto modo di conoscere da vicino il sistema scolastico inglese, che come tutti ha i suoi pro e i suoi contro, e oggi voglio raccontarvi alcune tra le differenze più evidenti rispetto all’Italia.

Siete pronti per un viaggio nella scuola inglese?

Vediamola insieme.

Gli orari

I bambini entrano in un orario che varia dalle 8 alle 8.50 ed escono fra le 3 e le 4. Spesso c’è la possibilità di iscriverli ad Afterschool Club, ovvero brevi corsi dopo scuola a pagamento. A seconda delle scuole si trovano corsi tra i più diversi: di musica, di lingua, di ballo, di gioco e creatività o addirittura di cucina. In alcune scuole è attivo anche il Breakfast Club, ovvero la possibilità di lasciare i bambini a scuola prima dell’orario di apertura.

La divisa

Quasi tutte le scuole inglesi hanno una divisa, di solito composta da un sotto blu, grigio o nero (pantaloni e shorts per i bambini, pantaloni, gonne e shorts per le bambine) e un sopra nei colori della scuola, i più comuni sono rosso, blu, verde o bordeaux. Scarpe blu o nere classiche, come stringate e ballerine col cinturino.

La cosa bella è non solo la democratizzazione dell’abbigliamento ma anche il fatto che capi per la scuola sono in vendita a poco prezzo in qualsiasi grande magazzino o supermercato fornito.

La ‘chicca’ comunque sono i cosiddetti ‘non-uniform day’, le giornate in cui l’abbigliamento è libero e in concomitanza vengono raccolte piccole donazioni per una charity o per la scuola. Questi sono i giorni preferiti di mia figlia, in cui può sfoggiare qualsiasi look, come questo di iDO, che semplicemente adora.

Lo scooter

Qui il monopattino si chiama scooter, e dal momento che la maggior parte dei bambini vive vicino alla scuola (le scuole accettano le iscrizioni prevalentemente per prossimità), è facile trovare fuori dai cancelli decine e decine di scooter parcheggiati, così come di veder sfrecciare piccoli in casco e monopattino ogni mattino.

Libri e maestri

A scuola inglese.. non ci sono libri! Almeno nella nostra e in quelle dei bambini che conosciamo. Si studia a scuola e a casa si fanno i compiti sulle fotocopie o su normali fogli bianchi. I materiali sono tutti forniti dalla scuola. Per questo motivo non si usano molti zaini e zainetti, tranne attività particolari. I maestri cambiano ogni anno, quindi i bambini non hanno lo stesso maestro per tutto il ciclo elementare. Ad ogni maestro è inoltre associato un assistente.

La mensa

Quasi tutte le scuole finiscono intorno alle 3.30 e hanno la scelta tra pranzo da casa e mensa. Non immaginatevi però un pasto all’italiana: regna incontrastato il piatto unico, più un contorno di verdura cruda come insalata o carote, e un dolce finale. Da Italiana, ho un po’ sgranato gli occhi davanti al menu dell’asilo che proponeva a bambini di 3 anni piatti come ‘chili con carne’ e ‘chicken curry’, ma la verità è che i bambini sono meno delicati di quel che pensiamo… evidentemente anche a livello di gusti culinari!


Il public speaking

Una cosa che mi piace molto delle scuole inglesi è quella di incoraggiare i bambini a parlare in pubblico. Ogni trimestre a scuola ogni classe tiene un’assemblea davanti a tutta la scuola e ai genitori, dove racconta cos’ha fatto in quel periodo. Ci sono canzoni e dimostrazioni, ma anche tanti momenti in cui i bambini raccontano a turno davanti a tantissime persone ciò che hanno fatto. Un ottimo esercizio per vincere la vergogna e guadagnare fiducia in sé stessi.

La creatività

A scuola ci sono tante attività creative, anche durante l’insegnamento delle materie più tradizionali. Più che studiare pagine e pagine di Egizi sui libri, fanno un laboratorio pratico di papiro e geroglifici. Più che imparare a memoria vita e opere di un pittore famoso, realizzano un quadro nel suo stile. E via dicendo. In più ogni trimestre ci sono progetti artistici tra i più vari, dal laboratorio di argento al cucito creativo. Un bell’investimento sulla creatività dei piccoli.

Il rating

Non tutto è positivo, ovviamente. Il sistema scolastico inglese è a binario, ovvero se vuoi avere accesso a un’università prestigiosa devi aver fatto scuole precedenti altrettanto prestigiose, ed entrare in queste scuole non è affatto facile. Per identificarle, ci si affida a un rating parastatale chiamato Ofsted, che vota le scuole dando un voto da Unsatisfactory a Outstanding. Entrare in scuole Outstanding però non è scontato: se sono private costano molto, se sono statali occorre abitare molto vicino, e inutile a dirsi, il prezzo delle case accanto a ottime scuole può anche triplicare. Insomma, pro e contro del sistema.

Cosa vi piace del sistema inglese e cosa invece preferite del sistema italiano? Fatemelo sapere, e se avete domande sarò felice di rispondere!